La prima volta che Matteo e Cristina si inoltrarono con l'auto per la stradina sterrata che porta a quella che oggi è attualmente la Ribota, si dissero : "Non verremo mai ad abitare qua"...
Ma la realtà è che poi questo luogo, un pò fuori dal caos del quotidiano, immerso nel verde d'estate e nel bianco d'inverno, posto su una morbida collina che lo innalza il tanto che basta per vedere magnificamente il Monviso dalle sue terrazze, li ha rapiti.
E così lavorando giorno dopo giorno hanno, e continuano, a sistemare, migliorare questa casa che da oltre 10 anni è anche Agriturismo.
Accudiscono la terra, allevano animali di tante varietà, abbelliscono e arricchiscono questo piccolo paradiso.
Ricordo ancora quando piantammo le Noci, che ora alte e forti svettano sulla sinistra della salita per raggiungere la Ribota. Erano pianticine di 20 cm, fragili e mingherline, controllate a vista dalle due antiche querce al centro del campo. Ora ne potete vedere solo più una di quercia, ma prima che un fulmine la squarciasse era in coppia.
Le cose cambiano, la vita evolve e ci trasforma, ma resta forte la sensazione che in questo luogo, passeggiando pesantemente tra la neve ghiacciata, si sia a casa.
Da sempre questa sensazione mi pervade e le foto all'inizio del blog vorrebbero essere un piccolo squarcio su questa Casa, sulla Ribota, su quello che per me è, e sempre sarà, una piccola isola felice.
Speriamo che venendoci a trovare, gustando un pasto fatto di lavoro, dedizione e passione, possiate anche voi provare questa bella sensazione...
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